Meno amatorialità e più business. Il settimo rapporto Netizen, realizzato dall’osservatorio Altratv.tv, fotografa una rete italiana più matura. Le web tv esperienza di cittadinanza attiva digitale “dal basso” raggiungono quota 590. In testa Lazio (102), Lombardia (85), Puglia (63) e Emilia-Romagna (53).
Cresce l’imprenditorialità: aumentano gli investimenti e i profitti grazie a social network, devices mobili e piattaforme di videosharing. La tv generalista fa meno tendenza, si guarda a mobile (45%) e DTT (39%).
Le micro web tv sono aumentate in maniera minore rispetto allo scorso anno, registrando una crescita del +11% (nel 2011 se ne contavano 533 con un aumento del +52% sull’anno precedente), ma appaiono più strutturate e con obiettivi più chiari. Ci si occupa di cultura (57%), sport (36%), politica (31%) e cronaca (26%). E crescono i canali verticali (oltre un terzo, 36%).
Così le antenne nate per caso o per passione si trasformano in vere e proprie start up. La ricerca annuale è ideata e promossa da Altratv.tv, osservatorio interuniversitario nato a Bologna nel 2004 e oggi vero e proprio network delle web tv italiane: la mappa interattiva pubblicata in home page recensisce 590 “antenne” e consente di navigarle con un semplice clic nell’area geografica di interesse.
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